Ci sono quattro domande che nessun Referee vorrebbe chiedere quando è stato chiamato un fallo. Questo perché l’arbitro chiamante avrebbe dovuto anticiparle prima di riferire il fallo.
Le quattro domande sono: chi ha commesso il fallo? Qual è stato il fallo? Quando è stato commesso il fallo? Dove si è verificato? Facciamo una pausa e vediamo perché sono così importanti.
Chi?
Il fallo è stato commesso dall’attacco o dalla difesa? Una volta che il Referee lo sa, può iniziare a pensare al processo di applicazione.
È importante avere il numero del giocatore che ha commesso, specialmente se dopo la partita sarà necessario compilare il report dei falli. Gli allenatori non pensano che abbiamo fatto bene quando non abbiamo un numero. In una partita di basket si potrebbe dire: “Ho un fallo di qualcuno, ma non so chi fosse.” Se un arbitro non riesce a sapere il numero, solleva dubbi sul fatto che ci sia stato sul serio un fallo. Quindi ottieni il numero e tutti saranno soddisfatti. Ma se non hai il numero, non tirare ad indovinare o inventarti un numero. Ti si ripercuoterebbe contro.
Il Referee non vuole sentirsi dire solo “Pass interference,” e nient’altro. Quando un arbitro lancia una flag durante un’azione di lancio, l’anticipazione è che si tratti di una interferenza difensiva. Ma non bisogna anticipare, perché potrebbe essere un’interferenza dell’attacco sul lancio e deve essere comunicata al Referee dall’arbitro chiamante. Non c’è niente di peggio di un Referee che dà il segnale di interferenza sul lancio contro una squadra per poi scoprire che era contro l’altra squadra.
Quale?
Quale fatto è stato commesso? La descrizione dovrebbe essere dettagliata, è meglio. Non riferire solo “Holding” e stop. Aggiungi la categoria dell’holding, “Holding dell’attacco, numero 75. Afferrato e trattenuto.”
Se la penalità cambia secondo la natura del fallo, riferisci al meglio. Se per esempio siamo in NFHS ed è un fallo per facemask, è stato un fallo accidentale o un fallo personale? Se ci sono 12 giocatori in campo durante una palla viva, erano tutti 12 in gioco o uno di questi stava cercando di uscire dal campo? Ci sono grandi differenze ed il Referee non dovrebbe chiedere se il fallo richiede una penalità più grave.
Non dimenticare di includere come è terminata l’azione. I Referee hanno le proprie aree di copertura e spesso non vedono tutto ciò che accade durante il down. Se il fallo è stato commesso all’inizio di una azione che è poi finita con un cambio di possesso, le opzioni sulla penalità cambiano drasticamente. Occorre dare al Referee tutte le informazioni che gli necessitano.
Quando?
È stato un fallo a palla viva o a palla morta? Era una palla libera o in possesso? Lo stato della palla quando è stato commesso il fallo è di grande importanza perché determina il punto di applicazione e se il tempo partirà al segnale di ready o allo snap.
Dove?
Il fallo è stato commesso sulla linea di scrimmage? È accaduto prima o dopo la fine della corsa? L’azione era già finita? Il Referee non dovrebbe perdere tempo a chiedere queste informazioni.
Le risposte a queste quattro domande dopo ogni fallo potrebbero significare la differenza fra una partita ben gestita o in una mal gestita rispetto all’impressione che dà una crew che non sa cosa sta succedendo.
Certamente parte della responsabilità per una corretta applicazione ricade sul Referee. Ma ricordiamoci che tutti i componenti della crew hanno la responsabilità in caso di un fallo, di sapere che cosa è stato chiamato, contro chi è stato chiamato, qual è l’applicazione corretta e se il successivo down è corretto. Il capo arbitro potrebbe aver interpretato male le informazioni ricevute. Quindi la verifica è compito di tutti.
Un errore sul campo è solitamente causato da una pessima comunicazione della crew. Il problema più grande può essere evitato da una buona pre-game fra tutti gli arbitri. Se gli arbitri non sanno comunicare durante la pre-game, molto probabilmente, non comunicheranno nemmeno sul campo. La procedura su come si deve riportare un fallo si dovrebbe rivedere nella pre-game. Se non lo si fa, il Referee non ha nulla di cui lamentarsi.
La comunicazione è la chiave di volta, Se l’arbitro chiamante non sa rispondere a quattro domande di una sola parola, prima di riferire al Referee, la tua partita andrà peggiorando in fretta. Ma una risposta positiva crea credibilità. Inizia rispondendo a quattro piccole domande prima di riferire qualsiasi fallo.
Traduzione e adattamento di Alberto Maghini