AIAFA è una tra le Associazioni di arbitri di Football Americano più antiche d’Europa, infatti, la sua primogenitura risale al 1982, anche se la sua ufficializzazione è datata 1983, con la stesura e la registrazione del primo statuto.
I soci fondatori dell’associazione sono stati:
- Lucio Galeazzi
- Vincenzo Liguori
- Marco Lucchini Gabriolo
- Stefano Maria Muttini
- Giuseppe Rizzello
- Rita Triulzi
- Giuliano Viapiana
- Massimo Zerbi
I suoi primi Presidenti furono prima Marco Lucchini Gabriolo e poi Massimo Zerbi, ex-arbitro anche di basket, che segnerà non poco con la sua grande personalità ed esperienza i primi anni dell’Associazione.
Tutto iniziò dall’idea di alcuni appassionati che, seguendo dei corsi presso l’Hotel Manin di Milano e presso la base NATO di Vicenza, appresero i primi rudimenti sull’arte dell’arbitraggio. Il primo istruttore fu l’oramai mitico Ray Semko che, oltre ad allenare i Rhinos, era anche arbitro di undici sport differenti all’interno della struttura MSA della stessa base Nato.
Primi italiani a completare il corso di abilitazione base furono: Vincenzo Liguori, Giuseppe Rizzello, Giuseppe “Pino” Palma e Giorgio Parolini.
Mentre i primi arbitri italiani esordirono nel primo campionato AIFA del 1981, dobbiamo aspettare fino al 1983 per vedere l’esordio della prima crew totalmente italiana, che fece il suo debutto a Milano, al campo Giuriati “vecchio” di Milano, scenario delle prime epiche sfide che vedevano come protagonisti i Rhinos e i Rams di Milano.
L’Associazione negli anni è cresciuta, sino a comprendere circa duecento iscritti negli anni del boom del Football in Italia. E’ stata anche promotrice e co-fondatrice della EAFOA, nel 1988, la prima associazione di arbitri europei. Vanta tra le sue fila arbitri di altissimo livello, tra cui il primo italiano in NFLEurope (emanazione della NFL in Europa, all’epoca denominata World League), e anche il primo a essere designato in un World Bowl (stagione 1996).
La sua storia rispecchia ovviamente la storia dei singoli associati. Fidanzamenti, matrimoni, divorzi, nascite e, purtroppo, anche decessi. Tra quelli che ne hanno segnato il cammino, ricordiamo quelli di Roberto Sabbadini, Massimo Zerbi e Giorgio Camisi, tutti deceduti in incidenti stradali, gli ultimi due assieme, tornando a casa dopo aver diretto una gara di football. A tutti e tre sono stati dedicati dei riconoscimenti che ogni anno premiano gli arbitri che più si distinguono nelle diverse categorie in cui sono suddivisi gli arbitri nell’AIAFA (rookie, arbitro, referee).
Alla scomparsa di Massimo (1990) sarà il fratello Ezio Zerbi a raccoglierne il testimone e a portare avanti il lavoro impostato dall’indimenticabile fratello, assumendo la carica di Presidente sino al 2006.
Della storia AIAFA fa oramai parte anche Carl Paganelli Sr., che, grazie alla sua disponibilità e carica umana, è divenuto il vero e proprio “guru” delle tecnica AIAFA a cui tutta l’Associazione fa riferimento per interpretazioni e consigli. Grazie a lui è stato possibile avere in Italia per la prima volta un arbitro NFL, dodici mesi dopo che quest’ultimo avesse arbitrato un Superbowl e dodici mesi prima doverne dirigere un’altro. Incidentalmente questo arbitro era anche uno dei tre figli di Carl, Carl Paganelli Jr.; attualmente tutti e tre i figli di Carl Sr. (Perry, Carl Jr e Dino) arbitrano nella National Football League.
E’ un dato di fatto che nel DNA di AIAFA ci sia la diaspora, come reazione a diversi tentativi di controllo da parte dei poteri forti del Football Americano. Ciclicamente, e sempre per salvaguardare la propria autonomia anche a garanzia delle squadre che dovranno essere “arbitrate”, è andata in conflitto con i potentati del momento, scegliendo anche di emigrare all’estero per continuare liberamente la sua attività e portare avanti l’istruzione delle nuove leve; l’altro ieri è stata la Svizzera, ieri l’Austria, l’Alpeadria, NWC e FIDAF, tutti progetti portati a termine con soddisfazione dei committenti, dimostrandosi così sempre aperta alla crescita di nuove esperienze e modelli, che si sono poi dimostrate vincenti negli anni.
Nonostante questo, AIAFA ha sempre rifiutato di discriminare arbitri che venivano da un’esperienza iniziale diversa, arbitri che sono, in molti casi, diventati l’ossatura dell’Associazione confermando con l’evidenza dei fatti, la trasparenza e la totale democrazia.
Oggi, i rapporti con il movimento del football italiano sono ottimi ed è pienamente coinvolta nella fase del suo rilancio, inoltre AIAFA ha mantenuto un forte legame anche con le federazioni estere, in particolare con il nascente football balcanico, dove, ad esempio, può vantare la direzione della prima gara internazionale sia della nazionale Slovena sia di quella Serba e le prime due finali nazionali serbe, e i primi passi delle squadre croate.
Andrea Catalfamo, è stato eletto Presidente dall’Assemblea Generale del 2006 fino al 2010, assicurando con la sua opera assidua, una continuità nella tradizione unitamente ad un grande slancio programmatico per il futuro.
Il suo attuale Presidente è Carlo Milani che ha seguito le orme dei suoi predecessori, assicurandosi che le nuove generazioni si fondano e si amalgamino con i principi e la tradizione dell’associazione.
Certo non è dato sapere cosa riserva il futuro per AIAFA; quello che però è sicuro è che, non essendo una sigla vuota o un mero simbolo senza fondamenta alcune, sino a che sarà formata da un gruppo di persone che hanno ben chiari gli ideali su cui si basa quest’Associazione, e che li hanno fatti propri, potrà essere solo un avvenire di successi, perché AIAFA vivrà sino a che vivranno i suoi ideali nelle persone che ne fanno e ne faranno parte.